Danza del ventre | Corso Danza del Ventre Milano https://corsodanzadelventremilano.it La guida per la danza del ventre a Milano Tue, 18 Sep 2018 15:19:54 +0000 it-IT hourly 1 I movimenti della Danza del Ventre https://corsodanzadelventremilano.it/i-movimenti-della-danza-del-ventre/ Thu, 31 May 2018 17:20:00 +0000 https://corsodanzadelventremilano.it/?p=3737 Ogni danza e ballo ha i suoi movimenti specifici, i suoi passi tipici e dei movimenti che richiamano e formano lo stile della danza che si vuole imparare e a cui ci si approccia....

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I movimenti della danza del ventre

danza del ventre

Ogni danza e ballo ha i suoi movimenti specifici, i suoi passi tipici e dei movimenti che richiamano e formano lo stile della danza che si vuole imparare e a cui ci si approccia. Questi movimenti e passi, insieme, vanno a formare lo stile tipico che rende la danza facilmente riconoscibile anche ai non esperti. Come se formassero un marchio di fabbrica della danza presa in questione. Nel caso della danza del ventre è ancora più facile riconoscerne i movimenti tipici, essendo una danza che viene da un mondo totalmente diverso e lontano sfrutta dei muscoli e delle parti del corpo che di solito, per danze più conosciute e canoniche, vengono usati in modo diverso o non usati per niente.

Ad esempio il bacino è il punto in cui si condensano più movimenti in assoluto e di solito in altre danze è fondamentale tenerlo in linea e fermo. La sinuosità della danza orientale rendono le varie parti del corpo più morbide e il movimento che ne deriva coinvolge non solo il bacino ma anche l’addome e le spalle. Si concentra sulla parte superiore del corpo, solo perché è quella più visibilmente coinvolta, ma questo non toglie che anche i piedi e le gambe abbiano un lavoro di fondamentale importanza dovendo sostenere tutto il busto e la parte superiore del corpo in modo elegante e naturale.

I movimenti tipici della danza del ventre sono: movimenti a scatto, movimenti di bacino, la vibrazione e il movimento ondulatorio.

Il movimento a scatto

Movimenti di bacino danza

Movimento a scatto nella danza del ventre

Movimento caratteristico della danza del ventre è quello a scatto, ritenuto tra i più semplici e costituito da colpi laterali. Come se si volesse chiudere lo sportello dell’auto o un cassetto o una porta ma usando solo i fianchi. L’esecuzione di tale movimento consiste in piccoli colpi da effettuare con il bacino, prima a destra e poi a sinistra. Il segreto per controllare alla perfezione il movimento del bacino, in modo tale da ottenere il classico effetto a scatto, è quello di praticare una contrazione del gluteo dallo stesso lato in cui si sta eseguendo il colpo laterale. Anche in questo caso, però, è necessario fare un po’ di pratica affinché i singoli movimenti vengano eseguiti in maniera sempre più naturale.

Il movimento ad otto orizzontale

I movimenti della danza del ventre

movimento fianchi in Danza del ventre

In questo caso, la danza va eseguita posizionandosi all’interno di un ipotetico otto disegnato sul pavimento, realizzando un cerchio attorno ai propri piedi e disegnandolo con il bacino. Partendo dal fianco destro, si ruota verso sinistra, si sposta in modo sinuoso avanti poi verso destra e poi dietro; si fa  continuare il movimento dal fianco sinistro, ruotandolo leggermente verso destra, spingendo la rotazione verso sinistra, per poi concluderla dietro.

ll movimento vibrato

I movimenti tipici della danza del ventre

Danza del ventre

Altro movimento classico della danza del ventre è la vibrazione, originariamente nota come “shimmy”. Esistono numerose variazioni del movimento in questione, ottenute tramite tecniche diverse, anche se il movimento tipico si ottiene piegando alternativamente e velocemente i fianchi e lasciando le ginocchia leggermente incurvate e morbide che seguono il movimento dei fianchi. L’errore più tipico quando si esegue, e si vede eseguire, il movimento per la prima volta è mettere troppa forza nelle ginocchia, come se il movimento partisse dalle ginocchia stesse e a lungo andare con il passare del tempo questo provoca delle lesioni ai legamenti del ginocchio perché sovraccaricati. Se fatto correttamente saranno le ginocchia a seguire i fianchi che si muoveranno verso l’altro e verso il basso in modo alternato e continuo. Esistono molte varianti dello stesso movimento date dalla velocità dell’ondulazione. Lo stesso movimento può essere fatto con il petto, muovendo sempre in modo alternato le spalle, sia verso destra che verso sinistra.

Il movimento ondulatorio

i movimenti tipici della danza del ventre

I movimenti della danza del ventre

Il movimento ondulatorio di base è più complesso. Questo, infatti, viene identificato con una classica forma a S, da eseguire in serie con più cerchi. Il movimento ondulatorio per eccellenza è detto “cammello”: lo si esegue con tutto il corpo, ponendo il bacino all’indietro e formando un cerchio in avanti, contraendo al tempo stesso la parte superiore degli addominali. A tutto ciò si dovrà aggiungere la spinta del busto in avanti, per poi abbassarsi nuovamente. A questo punto inizia il movimento del bacino, il quale viene spinto all’indietro per poi riportarlo infine nella posizione iniziale. Il suo opposto si chiama “reverse” e si esegue con il movimento che parte dal bacino sale e si conclude all’altezza del petto.

ll movimento a cerchio

Passi di danza del ventre

movimenti di Danza orientale

Il primo passo per riuscire ad eseguire i movimenti lenti base della danza del ventre è quello di visualizzare le figure da realizzare con il proprio corpo. La fìgura più semplice, in questo caso, è il cerchio. Per eseguire una circonferenza completa con i fanchi potete immaginare di posizionarvi con i piedi all’interno di un cerchio disegnato sul pavimento: per prima cosa dovrete spostare il bacino orizzontalmente verso destra, dopodiché lo spingerete in avanti per poi portarlo a sinistra. Il movimento si conclude riportando il bacino indietro e di nuovo a destra, tornando in linea poi in posizione centrale.

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The post Vivere la Danza del Ventre first appeared on Corso Danza del Ventre Milano.]]> Danza del ventre: la gioia di scoprire se stessi
Corsi di Danza del Ventre

danza del Ventre

Quando si inizia un nuovo corso di danza e si è alle prime armi, tutto sembra nuovo e inesplorato, la concentrazione e l’attenzione inevitabilmente si focalizzano sui passi e sull’apprendere la tecnica giusta. Molte altre cose passano in secondo piano perché non sono richieste dalla società di oggi.

Sei spinto a tentare di raggiungere un ideale sempre più astratto, a perseguire quella perfezione che in natura non esiste,  che è stata appositamente creata dalla società odierna.
In questo nostro frenetico mondo, compulsivo ed efficiente, in cui dobbiamo vivere mostrandoci sempre al massimo, in cui dobbiamo dimostrare di avere la capacità di produrre qualcosa di utile e di indispensabile per gli altri e per la massa, sono pochissime le occasioni in cui possiamo soffermarci sul benessere fisico e mentale.

La danza del ventre è una di quelle discipline che si affacciano al mondo orientale e in generale a uno stile di vita che predispone l’individuo a meditare e a trovare la giusta connessione tra il corpo, la mente e lo spazio che lo circonda.

Nella cultura e nel mondo orientale la gioia di vivere e la danza che esprime tale gioia viaggiano di pari passo, questo è dovuto alla cultura e al modo di vivere arabo. Un mondo in cui il contatto fisico è di vitale importanza fin dai primi minuti di vita, così la corporeità diventa importante e istintiva. Fin dai primi istanti, in cui si viene al mondo, si è gestiti fisicamente in modo diverso rispetto che nei paesi occidentalizzati, si gioca spesso con persone adulte o coetanee in modo divertente e intenso verso una fisicità che sembra estranea al mondo occidentale. Questa caratteristica spicca in modo evidente se si mette a confronto il modo di vivere e di crescere delle due parti del mondo (occidentale e orientale) A differenza del mondo occidentale che è un  luogo in cui spesso si gioca con oggetti inanimati e digitali, soprattutto se si prendono in esame gli ultimi decenni, che hanno visto il progredire delle nuove tecnologie, che sembrano aver preso il posto delle carezze e degli abbracci, atti istintivi e spontanei di ogni essere umano. Nelle terre di ponente il contatto con altri sembra sempre essere mitigato o ostacolato da qualcosa anche solo dallo spazio che istintivamente si frappone tra le persone, spazio che ci insegnano a chiamare con il termine  di “sfera personale”. Vi è mai capitato di correre in metro, o per strada, e qualcuno che va nella direzione opposta alla vostra cerca di evitarvi  ma andate tutte due, per qualche istante, o verso destra o verso sinistra cercando di evitare lo scontro?? Non state cercando in realtà di non scontrarvi irrimediabilmente ma solo di preservare il vostro spazio personale, indipendentemente da chi sia l’altra persona diventa di fondamentale importanza il fatto di non essere toccati o che l’altro non invada il vostro spazio. Si ha bisogno di mettere distanza tra se stessi e gli altri. Non state facendo nulla di male in realtà, siete solo il prodotto di una educazione, di un abitudine, di una cultura e di alcune regole che perdurano da secoli e che comportano delle conseguenze nel modo di percepire gli altri e il mondo che ci circonda. Ad esempio nei paesi Occidentali il bambino viene toccato da estranei molto raramente e difficilmente andando incontro a un distacco con le persone che lo circondano da subito andando incontro a  una realtà più fredda e distaccata, artificiale, in cui domina, di solito, il bianco degli ospedali o comunque di luoghi sterili che perseguono l’igiene in modo meticoloso. I nuovi nati nel mondo Orientale vengono cresciuti in un clima diverso dal nostro, in un ambiente più abituato al gioco e al contatto fisico Così facendo tendono a crescere con una spiccata ironia e un umorismo molto particolare e solare difficilmente, poi crescendo, andranno  incontro a depressione, malumore o ansia, mali che affliggono la nostra società da molto tempo.

Che poi tutto questo, questo loro modo di vivere, il loro istinto predominante alla giocosità, si rifletta in modo del tutto naturale nella danza, come anche in  altre attività, è perché il concetto di danza o comunque di modo di muoversi  per molti gruppi etnici in Oriente non è separabile dalla quotidianità.

Danza del ventre

Danza del ventre

Così la danza orientale diventa un buon punto di partenza per affacciarsi a una cultura del tutto diversa dalla nostra per coglierne gli aspetti più divertenti e che meglio possono farci comprendere come vivere con una maggior connessione con gli altri ma, in particolar modo, con noi stessi.

La predisposizione mentale che offre questa disciplina si riflette sul fisico aumentando la tonicità  e flessibilità di tutto il tuo corpo. Durante il percorso imparerai ad avere coscienza della tua femminilità e personalità sviluppando un rapporto completo con la fisicità individuale, riuscendo a capire meglio anche te stessa.

Quante occasioni hai per soffermarti a pensare su come stai realmente? Su come sta il tuo corpo?
Quanta consapevolezza hai del tuo fisico, e delle sue qualità? Come scopri realmente le potenzialità del tuo corpo? Come ti soffermi su te stesso in un mondo che ti spinge più all’isolamento alla riflessione al pensiero astratto di te stesso senza poi andare a scavare nel tuo modo di vivere il mondo che ti circonda?

Ecco cosa fa realmente lo studio della danza: ti rende maggiormente consapevole di te stesso, del  potenziale che emerge con il movimento, ti insegna a goderti il corpo che hai attraverso il movimento fai.

 

 

 

 

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Tribal bellydance https://corsodanzadelventremilano.it/tribal-bellydance/ Fri, 08 May 2015 11:46:51 +0000 http://corsodanzadelventremilano.it/?p=35 Il fascino di un’evoluzione in gruppo La Tribal Bellydance, è un’evoluzione della danza orientale in chiave occidentale, nata nel 1987 a San Francisco (USA). Ideatrice e fondatrice di questo nuova forma d’arte è Carolena...

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Il fascino di un’evoluzione in gruppo
Tribal Fusion

Tribal Bellydance

La Tribal Bellydance, è un’evoluzione della danza orientale in chiave occidentale, nata nel 1987 a San Francisco (USA). Ideatrice e fondatrice di questo nuova forma d’arte è Carolena Nericcio, che nello stesso anno diede vita a “Fat Chance Bellydance”: la prima compagnia ad incarnare questo complesso di movimenti. questi ultimi si modellano sulle danze Mediorientali, ma anche sulla Baratha Natyam e sul Flamenco.

L’interesse per le arti corporee, dalla danza ai tatuaggi, influirono molto nella creazione di questo stile: sia nell’estetica dei movimenti sia nei costumi. La Tribal Bellydance si caratterizza per l’uso di costumi e gioielli dal forte richiamo etnico: essi si compongono di numerosi elementi estetici provenienti da altrettanti contesti culturali, dalle cinture afghane ai choli (top) indiani. L’intenzione era di rendere un tributo alle ghawazee, danzatrici gitane dai costumi riccamente decorati.

La sua caratteristica principale è che nasce come una danza performativa sempre in gruppo: la Tribe, formata da almeno tre persone e basata sull’improvvisazione. Esiste un leader che dirige il  gruppo e due o più followers (seguaci), che ne replicano i movimenti. Alla guida è la danzatrice più a destra nella formazione, ma è in continuo mutamento: a turno ogni ballerina conduce, avendo così il proprio momento di improvvisazione semi-solistica. Per far in modo che le ballerine si coordinino fra loro esiste un variegato sistema di combinazioni (veloci o lente a seconda del ritmo), di segnali e giochi di sguardi, che le la Tribe condivide e che utilizza giocosamente durante la danza.

Il risultato è una performance “apparentemente” coreografata: lo spettatore ha l’impressione di assistere ad una vera e propria coreografia, ma in realtà è la sintonia tra ballerine e l’improvvisazione guidata a creare la magia.

Approda in Italia nel settembre 2004, grazie ai tour della troupe americana “Bellydance Superstars” e, in particolare, grazie alle performance di Rachel Brice, danzatrice e coreografa, allieva di Carolena Nericcio. Essendo fusione di diverse discipline, è una danza in continua evoluzione. Dall’originaria “Fat Chance Bellydance” si sono generate varie scuole e vari stili, ad esempio “Gipsy Caravan”: esportato da Paulette Rees Denis (danzatrice, coreografa ed ex collaboratrice di Carolena) e “Black Sheep Bellydance”.

Foto di danzatrici di tribal bellydance

Danzatrici di Tribal Bellydance

Le stesse allieve di Carolena Nericcio, partendo dall’ATS (American Tribal Style), hanno forgiato nuovi stili di danza: l’esempio più famoso e che ha avuto un boom sorprendente negli anni più recenti è stato quello della  Tribal Fusion. Incarnato da Rachel Brice, è uno stile sviluppato fondendo elementi dello yoga, della breakdance, della danza indiana e della danza orientale. L’attenzione maggiore è focalizzata sulla stratificazione dei movimenti muscolari e l’intensa sinuosità, che rendono questa danza affascinante allo sguardo ed articolata nell’esecuzione.

 

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Tribal Fusion https://corsodanzadelventremilano.it/tribal-fusion/ Fri, 08 May 2015 11:45:20 +0000 http://corsodanzadelventremilano.it/?p=33 Stratificazioni in movimento L’occidente, e soprattutto l’America, è sempre stato attratto dall’idea di creare una danza riferita all’oriente: niente di strano se questa strada, iniziata già nei primi del ‘900 con artiste come Ruth St....

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Stratificazioni in movimento
Tribal Fusion

Tribal Fusion

L’occidente, e soprattutto l’America, è sempre stato attratto dall’idea di creare una danza riferita all’oriente: niente di strano se questa strada, iniziata già nei primi del ‘900 con artiste come Ruth St. Denis o la stessa Isadora Duncan, prosegua ogni giorno di più.

La Tribal fusion, definita anche con la sigla TFB, si può considerare una evoluzione dell’American Tribal Style Bellydance (ATS), della quale mantiene l’estetica coreutica, l’ispirazione per i costumi e il concetto di base di originare il movimento dalla bellydance per fonderlo con altre forme di danza. Manca però in essa l’esigenza della tribe, del gruppo. Anzi, si tratta più spesso di una danza solistica.

La contaminazione con altre modalità motorie è sempre più varia: dallo stile Popping dell’Hip hop, al Flamenco, al Kathak, alla danza africana, alla contemporanea, alla moderna o alla Breakdance, l’elenco potrebbe essere lunghissimo. Anche l’uso delle musiche è molto eterogeneo, e da un primo utilizzo di brani etnici tradizionali o di pezzi ispirati comunque alle sonorità arabe ci si sposta sempre più verso l’esplorazione di universi musicali nuovi. Ecco che si danza su musiche elettroniche, molto spesso create apposta per questo scopo.

Parlando di Tribal Fusion occorre assolutamente tenere presente la figura di Rachel Brice, che per prima ha evoluto questa modalità, creando uno stile spettacolare e ipnotico, nel quale mette a frutto i suoi studi di yoga e in generale il suo mirabile controllo sul corpo.

Il lavoro del corpo si basa sulla scomposizioni dei movimenti, suddividendo le membra in parti isolate, e imparando a stratificare i movimenti, coordinandoli fra di loro, all’insegna del controllo e della consapevolezza. Non si studiano soltanto passi, ma soprattutto si deve dare al corpo un training molto solido e costante nel tempo, che favorisca un uso così selettivo della muscolatura.

Gli stili

Tribal Fusion

Tribal Fusion

Nascendo dalla contaminazione fra generi diversi, la Tribal Fusion ha infinite applicazioni, tanto che a volte in questo grande contenitore vengono anche inseriti prodotti molto distanti dalle sue origini. Dato che si caratterizza per l’uso di costumi particolari e molto scenografici, a volte le danzatrici usano vestirsi così per attirare l’attenzione, senza in realtà avere caratteristiche coreutiche particolari, ma solo buttando fumo negli occhi degli spettatori. L’evoluzione della Fusion per fortuna a livello mondiale è talmente vasta che oggi ci sono migliaia di ottimi professionisti con una grande preparazione e creatività.

Urban Tribal

Questo stile, rappresentato dalla Urban Tribal Dance Company diretta da Heather Stants, si ispira molto all’ hip hop e alla danza moderna e contemporanea. Risulta molto dinamico e sfrutta molto il lavoro di improvvisazione di gruppo e di composizione momentanea. Le danzatrici sono vestite in modo sobrio, e danno importanza alle linee e all’uso dello spazio più che ai costumi, e fanno ricorso spesso all’ironia nel gesto.

La musica usata è sperimentale, e prevalentemente elettronica.

Gothic Fusion Bellydance o Dark Fusion Belly Dance

Tribal Fusion

Tribal Fusion

Le prime esponenti di questo stile sono Ariellah e Asharah. Nasce negli Stati Uniti all’inizio degli anni ’90. Prende a riferimento la cultura dark di ispirazione appunto gotica e neopagana: l’ambientazione delle coreografie è sempre oscura, la danza è drammatica e teatrale.

Gli abiti sono in prevalenza neri, con inserti di pelle, croci, borchie, catene, di stile vampiresco, Vittoriano, e quant’altro possa relazionarsi con la cultura gotica, e prevedono a volte elementi incredibili, che provocano una reazione di attenzione nel pubblico. Si usano piercing e un trucco molto marcato.

Esplora quindi le emozioni più buie, la paura, l’incubo, e lo fa in modo eccentrico, a volte assolutamente ironico.

Sono migliaia nel mondo le persone appassionate a questo genere, e affollano spettacoli, festival (come il famoso Gothla, nato in California e ormai diffuso in vari paesi), acquistano costumi, musiche e video tutorial.

 

Contemporary Tribal Fusion:

Mercoledì 19.30-20.30 Via Pomezia Loreto con Maria

 

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Balletto e danza orientale https://corsodanzadelventremilano.it/balletto-danza-orientale/ Wed, 29 Apr 2015 17:56:43 +0000 http://corsodanzadelventremilano.it/?p=20 Un incontro fra tradizioni Dopo aver sperimentato la colonizzazione europea,  i paesi arabi hanno continuato a cercare una loro strada per rendere i loro prodotti culturali a livello di quelli occidentali. Per quanto riguarda la...

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Un incontro fra tradizioni
balletto di danza orientale

Danza orientale

Dopo aver sperimentato la colonizzazione europea,  i paesi arabi hanno continuato a cercare una loro strada per rendere i loro prodotti culturali a livello di quelli occidentali. Per quanto riguarda la danza, che non era mai stata considerata una produzione artistica interessante, ma soltanto una divertente forma di intrattenimento, alcuni pionieri ballerini hanno guardato al ricco patrimonio delle danze tradizionali dei vari paesi arabi e si sono resi conto che sarebbe stato un peccato perderlo. La diffusione dei balli era orale, spontanea, e difficilmente si sarebbe potuta insegnare senza una forma di codificazione. Diversi ballerini pensarono quindi di trovare un linguaggio coreutico evoluto che permettesse di scomporre i passi, di catalogare ed analizzare i movimenti, di classificare movenze e atteggiamenti. Erano gli anni ’50/’60. Il Balletto classico sembrò la tecnica più adatta a compiere questa operazione di salvataggio, grazie al quale le danze della tradizione popolare potevano venire presentate su un palcoscenico teatrale, senza aver nulla a d invidiare all’eleganza e alla bellezza della Danza Accademica Europea o Americana.

Per quanto riguarda l’ Egitto è doveroso ricordare l’opera di Mahmoud Reda e della sua Reda Troupe, nata nel 1956. Alla base del training dei ballerini è la sbarra classica, e le coreografie hanno un format di tipo ballettistico, molto fruibile anche da un pubblico che non conosca nulla della tradizione araba. I movimenti sono stilizzati ed eleganti, pieni di forme provenienti dal Balletto.

I loro spettacoli sono stati rappresentati ovunque portando le danze del folklore egiziano nei teatri di tutto il mondo, e ex danzatori della compagnia si sono trasferiti nei 5 continenti e continuano a lavorare alla diffusione di questo modo di danzare tramite insegnamento, spettacoli e la formazione di nuovi maestri: la storia coreutica mediorientale dopo Reda ha subito una notevole svolta.

Danza Orientale

Danza Orientale

Nel repertorio di ogni danzatrice araba oggi si trovano tutta una serie di movimenti che provengono dal classico, soprattutto giri, arabesques, attitudes, ma anche pose, atteggiamenti. L’eleganza e la stilizzazione nei movimenti sono molto importanti ed occorre avere ottima postura, saper camminare, muoversi, gestire lo spazio, avere gambe allenate, braccia mobili e sinuose.

Unica raccomandazione: la scelta di un insegnante che sappia mantenere l’eleganza e la fluidità dei movimenti della danza classica senza irrigidire l’allievo in leziosi manierismi che danneggiano la natura fortemente espressiva della Danza del Ventre.

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Imparare ad insegnare https://corsodanzadelventremilano.it/imparare-ad-insegnare/ Sat, 18 Apr 2015 10:37:49 +0000 http://corsodanzadelventremilano.it/?p=21 Percorso di aggiornamento pluridisciplinare   Il corso è finalizzato a consolidare e accrescere le conoscenze delle insegnanti sotto il profilo tecnico e didattico. Svolgendosi periodicamente e soltanto durante il fine settimana. Il percorso è...

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Percorso di aggiornamento pluridisciplinare

 

Insegnare al Mosaico danza

Imparare ad insegnare

Il corso è finalizzato a consolidare e accrescere le conoscenze delle insegnanti sotto il profilo tecnico e didattico. Svolgendosi periodicamente e soltanto durante il fine settimana.

Il percorso è articolato in un ciclo di 6 incontri, una domenica al mese, della durata di sei ore ciascuno. Per ogni incontro verranno trattate varie discipline: Danza Orientale Classica, Danza Oriental Duende, Danza Orientale Moderna, Tribal Bellydance Old School e Tribal fusion.
Al termine del ciclo sarà possibile richiedere una certificazione  che sarà rilasciata alle danzatrici  che avranno superato il test.
Danza orientale moderna: si differenzia dalla classica danza orientale per una maggiore attenzione alla precisione tecnica, per l’uso dello spazio dinamico e coreografico, per l’utilzzo di musica contemporanea e complessivamente per un taglio occidentale e analitico dello studio. In particolare lavoreremo ai leyring, (sovrapposizione di movimenti delle gambe, del bacino e del busto in differenti velocità), esercizi che consentono l’ampliamento delle capacità “linguistiche” della danzatrice.

Tribal bellydance old school: seguiremo l’evoluzione dello stile classico,  impareremo nuove combinazioni e sequenze sempre più articolate e potremo esercitare inedite formazioni e godere della danza con con la nostra tribe!

Tribal fusion: Lo stile  che sa legare atmosfere proprie della danza orientale a movimenti che spaziano dall’hip hop alla danza indiana: il risultato è incantevole.  Studieremo sequenze e movimenti propri di altre discipline che arricchiranno il nostro bagaglio artistico e non tralasceremo di sperimentare la fusione tra linguaggi differenti. Grande spazio anche all’elaborazione coreografica, che ci consentirà di dare la migliore cornice al nostro personale linguaggio.

Tribal bellydance old school: seguiremo l’evoluzione dello stile classico, impareremo nuove combinazioni e sequenze sempre più articolate e potremo esercitare inedite formazioni e godere della danza con con la nostra tribe!
Tribal fusion: lo stile che sa legare ad atmosfere proprie della danza orientale movimenti che spaziano dall’hip hop alla danza indiana: il risultato è incantevole.

Studieremo sequenze e movimenti propri di altre discipline che arricchiranno il nostro bagaglio artistico e non tralasceremo di sperimentare la fusione tra linguaggi differenti.

Grande spazio anche all’elaborazione coreografica, che ci consentirà di dare la migliore cornice al nostro personale linguaggio.

Al termine del ciclo di lezioni, ogni partecipante potrà richiedere una certificazione che sarà rilasciata alle danzatrici che avranno superato il test.

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Come si svolge una lezione https://corsodanzadelventremilano.it/lezioni-di-danza-del-ventre/ Wed, 15 Apr 2015 19:49:20 +0000 http://corsodanzadelventremilano.milangotan.com/?p=16 Buoni propositi e obiettivi Detta anche “belly dance” in inglese, “danse du ventre” in francese, mentre i greci la chiamano “ciftetelli”, ricordiamo per prima cosa che la danza del ventre è la danza “femminile”...

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Buoni propositi e obiettivi
Danza de Ventre

Danza de Ventre

Detta anche “belly dance” in inglese, “danse du ventre” in francese, mentre i greci la chiamano “ciftetelli”, ricordiamo per prima cosa che la danza del ventre è la danza “femminile” per eccellenza.

Per saperne di più seguici sul nostro portale www.musicaedanzaorientale.it dove troverai tutte sul mondo arabo, la sua danza e la sua musica.

Nei paesi arabi è chiamata invece “raqs sharqi”, letteralmente “danza dell’oriente”, cioè della parte orientale del mondo arabo.

La lezione coinvolge tutte le parti del corpo, ed è quindi limitativo soffermarsi ai soli benefici che questa offre, ormai riconosciuti da tempo, grazie soprattutto ai movimenti del bacino che permettono un miglioramento della postura generale di tutto il corpo ed una maggiore flessibilità della colonna vertebrale.

Vale la pena piuttosto sottolineare in due parole soprattutto i benefici “mentali” che questa danza offre: da un recente convegno svoltosi a Tunisi è emerso che la danza del ventre migliora l’umore essendo uno dei migliori anti depressivi.

Occorre in primo luogo che le lezioni siano caratterizzate da un’atmosfera rilassante, divertente e priva di competitività, pur senza nulla togliere alla serietà dell’apprendimento.

Un’insegnante paziente ma meticolosa permette a qualsiasi allievo, a prescindere dall’età, dalla forma fisica  o dalle pregresse esperienze nel campo del ballo, di avvicinarsi alla danza del ventre con miglioramenti constatabili. Ovviamente non tutti gli allievi intendono diventare “ballerini professionisti”!

La motivazione che porta a seguire le lezioni può essere la passione per la musica araba, e ovviamente, per la danza stessa,  il desiderio di avere uno spazio da dedicare al proprio corpo e, diciamo, alla propria “anima” divertendosi, il senso di benessere e positività che la lezione lascia dentro e che aiuta ad affrontare meglio la quotidianità, la dimensione sociale della danza, la condivisione con altre persone che hanno in comune la stessa passione….

Danza de Ventre

Danza de Ventre

Esempio di programma (ricordiamo che il semplice apprendimento delle forme, per quanto corrette, non è il punto di arrivo di un danzatore, ma anzi… il punto da cui partire alla ricerca dello stile, dell’espressività, della quallità di movimento e di dialogo con la musica):
Livello principianti:
–  esercizi per preparare il corpo alla danza  e acquisire una postura più sana
–  primi rudimenti della tecnica (movimenti del bacino e del busto, movimento di braccia e mani
– danza coreografata.
Livelli intermedi  (vari livelli):
–  perfezionamento della tecnica e della danza coreografata con ritmi più  veloci.
–  uso del velo, delle ali e di altri accessori.
–  uso dei cimbali (piccoli strumenti a percussione, che si suonano fra pollice e medio)
Livelli avanzati (vari livelli):
–  perfezionamento della tecnica, della danza coreografata e dell’uso del  velo e del doppio velo.
–  coreografie con contemporaneo uso dei cimbali.
–  coreografia saidi  (danza -sia femminile che maschile- originaria del sud   dell’Egitto) che prevede l’uso del bastone.
–  ascolto della musica e conoscenza dei vari ritmi.
–  improvvisazione.
Livello danzatrici professioniste:
–  approfondimento di quanto sopra.
–  apprendimento degli stili e dei costumi caratteristici di vari tipi di danza  mediorientale.
–  coreografie.
–  improvvisazione su musica dal vivo ed espressione corporea.
–  comunicatività ed atteggiamento da tenere con il pubblico (arabo od  occidentale) durante gli spettacoli.
Stages di preparazione all’insegnamento:
–  valutazione della capacità dell’aspirante insegnante nello spiegare e nel correggere  gli errori degli allievi.
–  valutazione del corretto apprendimento della tecnica e capacità nel  notare gli errori di tecnica degli allievi.
–  ideazione di una coreografia sui vari stili di danza e sui diversi ritmi.
–  improvvisazione.

Danza de Ventre

Danza de Ventre

Corsi di Danza del Ventre:

Principianti:
Martedì 18.15-19.15 Via Passeroni 6 Porta Romana con Silvia
Giovedì 19.45-20.45 Via Pomezia 12 Loreto con Silvia

Intermedi:
Lunedì 19.00-20.15 Via Pomezia 12 Loreto  con Silvia
Martedì 19.15-20.15 Via Passeroni 6 Porta Romana con Silvia
Venerdì 18.30-19.45 Via Passeroni 6 Porta Romana con Silvia
Venerdì 19.30-20.30 Via Passeroni 6 con Giuliana
Sabato 14.00-15.00 Via Pomezia 12 Loreto con Silvia

Avanzati
Lunedì 20.15-21.30 Via Pomezia 12 Loreto con Silvia

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I benefici della danza del ventre https://corsodanzadelventremilano.it/i-benefici-della-danza-del-ventre/ Tue, 14 Apr 2015 17:20:10 +0000 http://corsodanzadelventremilano.milangotan.com/?p=9 Gli effetti benefici della danza orientale su corpo e psiche Accettare il proprio aspetto valorizzandolo nella sua particolare bellezza, al di là degli stereotipi che impongono una immagine standardizzata di avvenenza femminile che non...

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Gli effetti benefici della danza orientale su corpo e psiche
Foto che commenta la gioia di ballare la danza del ventre

Ballare la danza del ventre dà un senso di benessere irrefrenabile

Accettare il proprio aspetto valorizzandolo nella sua particolare bellezza, al di là degli stereotipi che impongono una immagine standardizzata di avvenenza femminile che non corrisponde alla realtà, è uno dei benefici di questa forma d’arte che, con la sua qualità di movimento rotonda e continua, ci aiuta a goderci la piacevolezza di stare nel corpo, nel nostro corpo, senza giudizi né confronti.
Nella danza del ventre tutte le parti del corpo sono coinvolte, ed è quindi limitativo soffermarsi ai soli benefici che questa offre riguardo ai movimenti del bacino. I suoi movimenti permettono un miglioramento della postura generale ed insegnano una fluidità di movimento elegante e funzionale ad un corpo più sano, possono regalare una maggiore flessibilità di tutte le articolazioni, la muscolatura acquisisce forza e flessibilità, e persino offrire un valido aiuto per alleviare i dolori mestruali, grazie ai movimenti vibratori e ondulatori ad una maggiore ossigenazione degli organi. Si possono così ri-scoprire le potenzialità del nostro corpo, raggiungendo una nuova consapevolezza che permette di essere più libere interiormente.

danzatrice del ventre sorridente

Danzatrice sorridente

Il lavoro corporeo della danza del ventre non ha controindicazioni: sono movimenti dolci, a basso impatto, e non richiedono forti sollecitazioni del ritmo cardiaco. Possono essere eseguiti in modo personalizzato a seconda delle condizioni fisiche.
E’ quindi una danza che fa bene al corpo e allo spirito a qualunque età ed in qualsiasi periodo della vita.
La musica araba ha un effetto rilassante: i brani orientali con ritmi giocosi portano la mente lontano dal quotidiano, regalandoci facilmente il sorriso.
Il forte contenuto percussivo della musica araba ci aiuta a ricollegarci con la terra, con la nostra essenza umana, la nostra parte più spontanea e giocosa.
Introduce l’ascolto di una musica suggestiva che contiene l’intera gamma delle emozioni umane e numerosissimi ritmi (più di 100!), i quali danno un’impronta particolarmente terrena ed originale ai brani.
La danza del ventre è una danza semplice e spontanea che ogni donna può praticare a qualsiasi età ed è basata sul rilassamento e su una gestualità naturale nel rispetto dell’essere umano: corpo, emozione, mente e spirito.

foto di gruppo di allieve che ballano la danza del ventre su l palco

La gioia di vivere della danza del ventre che si esprime sul palco

Benefici fisici, emotivi ed energetici

A livello fisico impariamo ad usare il nostro corpo, a conoscerlo e a goderne, a curarlo senza esserne schiavi, a sentirci a nostro agio nella nostra pelle. Scopriamo la gioia di un corpo sano e vitale, elastico, attraente al di là dei canoni estetici correnti e variabili.
Impariamo a usare lo spazio intorno a noi, impariamo la forza dello sguardo e la grazia delle mani, la compostezza del gesto nella sua fluidità e semplicità.
A livello emotivo/energetico: un corpo sano è legato al fluire armonioso dell’energia che lo rende vitale.
Attraverso i movimenti della colonna vertebrale e del bacino si ha un effetto simile a quello dello yoga nell’attivazione dei chakra e nel risveglio di kundalini. Questa energia che si sprigiona in noi ci consente progressivamente di padroneggiare le nostre emozioni senza reprimerle e, quindi, di viverle pienamente.
La nostra vita è nelle nostre mani e ne diventiamo consapevoli e capaci di dirigerla, imparando a essere sincere con
noi stesse come sincero è il nostro corpo danzante nella sua spontaneità.
Impariamo a non perseguire ciò che non ci corrisponde solo perché è di moda o perché qualcun altro lo pretende.
Impariamo ad essere noi stesse sul piano emotivo come sul piano fisico.
Il primo beneficio di questa forma d’arte è che ci aiuta a rallentare, con la sua qualità di movimento rotonda e continua, a goderci la piacevolezza di stare nel corpo, nel nostro corpo, senza giudizi né confronti: l’atmosfera è serena, quasi fuori del tempo, e ci regala benessere.

 

 

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