Un antistress divertente e affascinante, esplorando la storia e la cultura del Medioriente
Corsi di danza del ventre Milano.
La Danza del Ventre o Danza Orientale indica il modo di ballare diffuso in tutti i paesi del Medio Oriente, dall’Egitto al Libano, alla Palestina, alla Giordania, alla Siria, ma è ormai talmente diffusa in tutto il mondo che si può definire un ballo che va al di là di confini e popoli. E’ un modo efficace e divertente di tenersi in forma ed offre grandi possibilità espressive. E’ un efficace antistress e migliora sensibilmente il rapporto con se stessi e l’autostima.
La tecnica della danza
Al fine di insegnare in particolare ai neofiti occidentali, affascinati dalla sua atmosfera sinuosa ed elegante, si è cominciato a cercare di codificare passi e forme, a scomporli e controllare il corpo creando regole “tecniche” ed esercizi specifici, spesso presi dalla Danza Classica o Moderna occidentale, ma anche dallo Yoga o dal Pilates, spesso negando completamente i canali della spontaneità e del sentire più che del sapere, giungendo ad un prodotto che a volte è molto lontano da quello originario. In particolare i concetti di “isolazione” delle varie parti del corpo o di ricerca di movimenti “aggraziati” sono di assoluta provenienza occidentale, poiché nel mondo arabo ciò che vige come unica regola è godersi il movimento, il corpo e la musica!
Riconoscere forme e dinamiche è senz’altro giusto ma in un corso di Danza del Ventre è anche importante insegnare il rapporto con la musica, la presenza, l’ascolto corporeo e l’espressività.
Essendo molto diffusa soprattutto attraverso televisione e cinematografia soprattutto egiziana, in realtà è conosciuta ovunque nei paesi arabi, e viene in qualche modo identificata come una sorta di identità culturale orientale nel movimento, contrapposta a quella occidentale.
Perché si chiama così?
Nessun termine di questo tipo esiste nella lingua araba, per cui non si è tradotto un nome ma si è creata una definizione. Piuttosto, in arabo la danza, Raqs, viene definita Sharqi, orientale, sarebbe più corretto quindi chiamare la danza del Medio Oriente, ed in particolare dell’Egitto. “Raqs Sharqi”, alla lettera significa Danza Orientale, che sarebbe il nome etimologicamente più corretto.
Durante tutto il XIX secolo, ma anche prima, molti viaggiatori occidentali (un nome per tutti: Gustave Flaubert) si avventurarono in Medio Oriente con scopi di studio archeologico, linguistico, medico, di esperienza umana e di curiosità, o per motivazioni di lavoro, di commercio, di diplomazia, di missioni militari. L’elenco potrebbe continuare. Nessuno però aveva competenze specifiche di danza, e descrissero nei loro diari ciò che vedevano con curiosità e molto spesso formulando giudizi moralistici per la lascività dei movimenti che vedevano. Il termine “danse du ventre” nacque proprio da questi diari di viaggio, poiché ciò che colpiva di più lo spettatore furono proprio i movimenti di questa zona del corpo, il bacino, che nelle forme coreutiche occidentali non veniva utilizzato. Consideriamo inoltre che il viaggiatore, solitamente, era un uomo europeo che stava lontano da casa per anni, ed era spesso alla ricerca di qualche “compagnia femminile occasionale”, e che la danza che poteva incontrare da uomo e da straniero non era di certo quella tradizionale, delle feste all’interno delle famiglie per bene. Si diffuse pertanto in Europa la fama peccaminosa quanto intrigante di questa mitica Danza Del Ventre, alimentata dalla pittura orientalista e dalla diffusione di cartoline provenienti dai paesi arabi che raffiguravano donne giovani mezze nude, evidentemente modelle dato che la stessa immagine viene ritratta in pose differenti e che le pose sono tutte studiate per solleticare la fantasia degli uomini europei.
Se sei interessata ai corsi di danza del ventre a Milano è interessante leggere questi articoli sulla pittura orientalista del sito www.musicaedanzaorientale.it o www.ilmosaicodanza.it