Un incontro fra tradizioni
Dopo aver sperimentato la colonizzazione europea, i paesi arabi hanno continuato a cercare una loro strada per rendere i loro prodotti culturali a livello di quelli occidentali. Per quanto riguarda la danza, che non era mai stata considerata una produzione artistica interessante, ma soltanto una divertente forma di intrattenimento, alcuni pionieri ballerini hanno guardato al ricco patrimonio delle danze tradizionali dei vari paesi arabi e si sono resi conto che sarebbe stato un peccato perderlo. La diffusione dei balli era orale, spontanea, e difficilmente si sarebbe potuta insegnare senza una forma di codificazione. Diversi ballerini pensarono quindi di trovare un linguaggio coreutico evoluto che permettesse di scomporre i passi, di catalogare ed analizzare i movimenti, di classificare movenze e atteggiamenti. Erano gli anni ’50/’60. Il Balletto classico sembrò la tecnica più adatta a compiere questa operazione di salvataggio, grazie al quale le danze della tradizione popolare potevano venire presentate su un palcoscenico teatrale, senza aver nulla a d invidiare all’eleganza e alla bellezza della Danza Accademica Europea o Americana.
Per quanto riguarda l’ Egitto è doveroso ricordare l’opera di Mahmoud Reda e della sua Reda Troupe, nata nel 1956. Alla base del training dei ballerini è la sbarra classica, e le coreografie hanno un format di tipo ballettistico, molto fruibile anche da un pubblico che non conosca nulla della tradizione araba. I movimenti sono stilizzati ed eleganti, pieni di forme provenienti dal Balletto.
I loro spettacoli sono stati rappresentati ovunque portando le danze del folklore egiziano nei teatri di tutto il mondo, e ex danzatori della compagnia si sono trasferiti nei 5 continenti e continuano a lavorare alla diffusione di questo modo di danzare tramite insegnamento, spettacoli e la formazione di nuovi maestri: la storia coreutica mediorientale dopo Reda ha subito una notevole svolta.
Nel repertorio di ogni danzatrice araba oggi si trovano tutta una serie di movimenti che provengono dal classico, soprattutto giri, arabesques, attitudes, ma anche pose, atteggiamenti. L’eleganza e la stilizzazione nei movimenti sono molto importanti ed occorre avere ottima postura, saper camminare, muoversi, gestire lo spazio, avere gambe allenate, braccia mobili e sinuose.
Unica raccomandazione: la scelta di un insegnante che sappia mantenere l’eleganza e la fluidità dei movimenti della danza classica senza irrigidire l’allievo in leziosi manierismi che danneggiano la natura fortemente espressiva della Danza del Ventre.